Incendio in Villa Comunale. Quale sarà la sorte della sterlizia?

Abbiamo chiesto ad Alessandra Vinciguerra quale sarà ora la sorte della strelitzia nicolai alla quale è stato dato fuoco in Villa Comunale nella notte del 4 febbraio scorso.

Alessandra Vinciguerra, presidente della Fondazione La Mortella e direttrice de I Giardini La Mortella ad Ischia

La dottoressa Vinciguerra, componente del nostro Comitato Scientifico, presidente della Fondazione Walton e direttrice dei Giardini La Mortella (Ischia), ci ha rassicurato dicendoci che c’è una strada percorribile che andrebbe, però attuata, con grande tempestività.

La sintetizziamo in pochi semplici passaggi:

  • rimozione delle parti bruciate
  • scasso ed arieggiamento del terreno
  • apporto di pacciamatura o materiale organico
  • abbondanti irrigazioni
  • concimazione
  • recintare la pianta proteggendo l’area per una circonferenza pari alla proiezione della chioma.

Abbiamo inoltrato una nota all’Assessorato al Verde del Comune di Napoli con questi semplici consigli da attuare e confidiamo che vengano prese queste misure, come pure un attento controllo del parco storico Villa Comunale che non è un giardino qualunque e che continua ad essere abbandonato a se stesso.

Inoltre, precisiamo che la pianta in questione è una strelitzia nicolai, anche detta strelitzia gigante, e non un banano né una palma nana o palma di San Pietro, come molti erroneamente l’hanno indicata.

La pianta ha origini sudafricane e può raggiungere tra i 6/8 metri di altezza in condizioni favorevoli. Di grande effetto scenico, conferisce ai giardini un carattere esotico. 

In città la trovate un po’ ovunque in prestigiosi giardini: come la stessa Villa Comunale, anche all’ingresso da piazza Vittoria, ed nel parco di Villa Rosebery, residenza del Capo dello Stato.