Di estremo interesse naturalistico-archeologico, oltre che paesaggistico, è la zona terrestre che si estende dal promontorio di Trentaremi al vallone di Gaiola, oggi racchiusa all’interno del Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon.

Al complesso si accede attraverso la Grotta di Seiano, traforo di epoca romana lungo più di 700 metri. Dal buio del percorso si viene catapultati nelle antiche vestigia della villa del Pausilypon. Qui, nell’incanto di uno dei paesaggi più affascinanti del Golfo, è possibile ammirare i resti del Teatro, dell’Odeion e di alcune sale di rappresentanza della villa. La macchia mediterranea ampiamente recuperata, un giardino botanico in riva al mare, ed una pregevole lecceta conferiscono al luogo una bellezza straordinaria che dal 2010 ad oggi ha ospitato 23mila studenti e 124mila visitatori.

D’estate si tiene anche una rassegna teatrale e musicale denominata Suggestioni all’Imbrunire. Oggi il Parco Archeologico del Pausilypon ed il Parco Sommerso di Gaiola, recuperati e resi fruibili, soprattutto grazie all’impegno del Centro studi Interdisciplinari Gaiola onlus, rappresentano un comprensorio turistico-culturale di enorme rilevanza. Nel 2018 ha ricevuto il Premio GreenCare.

Per informazioni: Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus www.gaiola.org