Guardando dalla linea di costa verso il Castello di Arechi, già lo si può notare il Giardino della Minerva: arrampicato sull’impervia montagna, più su del centro storico medioevale e turistico che guarda la operosa Salerno, con il suo porto commerciale ed una distesa di mare sconfinato, contenuta a sinistra dal profilo della terra cilentana.

E’ un’oasi di pace rarefatta, questo piccolo capolavoro di verde racchiuso, frutto di caparbia volontà umana, impegnata a sfruttare le sorgenti di acqua naturale, qui presenti, per irrigare un giardino di piante medicinali, in supporto alla celebre Scuola Medica Salernitana.

Piante da utilizzare come medicamenti di una nascente scienza medica, in via sperimentale, disposte su quattro terrazzamenti in cui l’acqua, proveniente dalla sorgente “Acquarola”, nutre ancora oggi le piante con un’intelligente sistema di canalizzazioni, vasche e fontane, di evidente retaggio arabo.

Acqua, risorsa preziosissima per il giardino mediterraneo, che non può sempre contare su un apporto costante e che, dunque, necessita della messa in campo di alcune strategie che appaiono ornamentali, ma che in realtà costituiscono indispensabili riserve d’acqua.

Il sistema di raccolta e di distribuzione, adottato dal Giardino della Minerva, ha determinato un’irrigazione efficiente e costante che, unita alla particolare disposizione del giardino, tutto protetto dai venti e ben irrorato dal sole, ha da sempre aiutato la coltivazione di piante amanti di umidità e calore.

Già a partire dal 1300, quando il medico e botanico salernitano Matteo Silvatico, aveva organizzato in quest’area un “giardino dei semplici” per rifornire di principi attivi i medici della Scuola salernitana, sempre in cerca di piante dagli effetti terapeutici.

Oggi il Giardino si presenta in tutto il suo fascino inalterato. Un recente intervento di restauro lo ha ampliato in orto botanico con funzioni anche didattiche, sviluppate da un attivo centro culturale, cui sono affidate le sue cure.

Un orto/giardino a carattere mediterraneo in cui convivono le diverse anime, grazie alla sapienza di Luciano Mauro, il Conservatore del Giardino: l’utile, il didattico ed il bello/dilettevole si passano di volta in volta il testimone. E’ un luogo di raccolta di piante a scopo medicamentoso ma anche luogo di conservazione di una collezione botanica. Il tutto narrato da apposite targhette che enunciano e classificano le piante.

Almeno quattro fontane ed una peschiera allietano l’acustica del luogo, spargendo nell’aria il suono festoso dell’acqua che scorre, creando un’atmosfera adatta al rilassamento ed alla meditazione. Si può bere una bevanda biologica preparata dalla Tisaneria del Giardino. La città è lontana con le sue frenesie ed i suoi tempi sincopati. Qui tutto è rallentato, curato, bello. Si guarda il mare sotto l’antico pergolato e ci si abbandona all’abbraccio del verde che accoglie e che protegge.

Per saperne di più: www.giardinodellaminerva.it