Ricorderemo questa Pasquetta per il particolare momento che stiamo vivendo e per l’osservanza del restare a casa per proteggere noi e gli altri dal coronavirus.

Non potremo svagarci in momenti di socialità all’aria aperta ma possiamo ricordare come è stato bello vivere alcune esperienze di grande condivisione dove la comunità scolastica del Premio GreenCare ha incontrato il Real Bosco di Capodimonte, il parco storico e pubblico più grande d’Italia con i suoi 134 ettari di verde. Momenti da incorniciare nei nostri ricordi più belli con l’auspicio che presto ritorneremo a partecipare alla vita di questo giardino con tante nuove iniziative.

Vogliamo fermare nel ricordo la Festa dell’Albero che vide protagonista l’azienda Russo di Casandrino Spa, nostro socio sostenitore, con il dono al parco di Capodimonte di 30 nuovi alberi da mettere a dimora per rigenerare una parte del bosco compromessa per senescenza della vegetazione e per la violenza con cui Napoli, lo scorso autunno, fu vessata da venti di speciale portata.

Fu una giornata gioiosa ed un’occasione anche per incontrare un’ampia rappresentanza degli alunni della Scuola Primaria Don Peppe Diana di Acerra, accompagnati dalla Dirigente scolastica Rosaria Coronella e da un folto gruppo di Docenti: una scuola da sempre attiva sui temi della sostenibilità ambientale ed iscritta al progetto GreenCare School, la nostra iniziativa di educazione civica green dedicata ai futuri cittadini.

Gli alunni sottolinearono la consegna delle nuove alberature con alcuni canti, ispirati all’importanza del verde urbano.

Presenti il cavaliere del lavoro Gianni Russo, presidente della Russo di Casandrino, la storica dell’arte Linda Martino, capo dei curatori del Museo di Capodimonte, il presidente dell’Associazione Amici di Capodimonte onlus Errico Di Lorenzo con la segretaria generale Stefania Albinni, e Nunzia Petrecca, amministratore delegato di Euphorbia Srl, l’azienda che ha in cura la vegetazione del Real Bosco di Capodimonte, una rappresentanza dei Soci di Premio GreenCare. 

Una donazione vegetale la cui importanza ha tenuto conto non solo delle funzioni ecosistemiche svolte dagli alberi a vantaggio di tutti noi per la quantità di ossigeno emesso, e neppure solo dell’implementazione di vegetazione ammalorata a tutela del patrimonio di biodiversità che il Real Bosco di Capodimonte rappresenta, ma ha voluto sottolineare che la bellezza va rigenerata, e proprio in quei luoghi dove questa si offre democraticamente a tutti, ai Napoletani ed ai visitatori di Capodimonte.

Una iniziativa alla quale oggi guardiamo anche in un’ottica diversa: la donazione riveste un significato ancora più profondo perché è in linea con le più recenti raccomandazioni di scienziati e medici per un più corretto stile di vita da compiersi con attività svolte all’aria aperta, ma in un’aria di buona qualità.

Torneremo a godere di tutta questa bellezza ed a rigenerarci.

Grazie Russo di Casandrino!