Il Giardino degli Aranci dell’Archivio di Stato di Napoli verso la restituzione alla grande bellezza originaria.

L’Associazione Premio GreenCare Aps da oggi sarà al fianco dell’Archivio di Stato di Napoli come sodalizio promotore del recupero delle aree verdi inserite nel complesso monumentale e per ristabilire il dialogo tra questo “verde perduto”, il complesso monumentale e la Città.

Si comincia con il Giardino degli Aranci, attiguo alle Sale Studio aperte alla frequentazione dei ricercatori, dove numerose preesistenze inutilizzate – panchine e gettacarte arrugginiti, un motore di un impianto di condizionamento in disuso, vasi in cemento – sono state rimosse con il supporto di fondi di Premio GreenCare (nelle immagini).

L’appello di Rossana di Poce, archeologa ed animatrice culturale, innamorata di Napoli, non ci ha lasciati indifferenti. Ed immediata è stata la nostra disponibilità a collaborare e ad incontrare la direttrice Candida Carrino. 

“La volontà espressa dalla direttrice Carrino di affrontare un’opera di restituzione del verde, 4 chiostri ed un giardino, innanzitutto agli studiosi che frequentano l’Archivio di Stato e poi, in specifiche occasioni, a tutta la Cittadinanza, ha trovato Premio GreenCare entusiasta di poter fare la propria parte”, dichiara Benedetta de Falco, presidente di GreenCare.

Ci saranno poi grandi novità che vi comunicheremo tra qualche giorno.

Il lavoro di cura, infatti, non si fermerà a queste azioni di rimozione ma proseguirà con la partecipazione delle forze sane e vive della città nella cura dell’intero giardino.

Nelle immagini: come si presentava il Giardino degli Aranci il 14 gennaio 2020, giorno del nostro primo sopralluogo, con vasi in cemento, un vecchio motore per pompare acqua in disuso, panchine arrugginite, ecc. 

 

Nelle immagini: martedì 28 gennaio 2020 si svolge il lavoro di prelievo del materiale da conferire a rifiuto con l’intero sostegno di Premio GreenCare Aps