Con ben tre giardini il Museo Archeologico di Napoli non teme il caldo dell’estate e si prepara, tutto in verde ed in fiore, ad accogliere i visitatori in queste speciali oasi di silenzio, che ben dialogano con le opere in esposizione. Giardini racchiusi in cui riposare durante il percorso di visita allo storico edificio di via Foria.

Siamo nel cuore pulsante della città, nel tempio dell’archeologica mondiale. I primi due giardini storici sono disposti ai lati dell’atrio – il Giardino delle Camelie ed il Giardino delle Fontane -, ciascuno con quattro aiuole arredate con diverse varietà di palme e camelie e bordate con bosso.

Il prato, rigenerato ed alimentato da un moderno sistema d’irrigazione, ospita anche nuove piantumazioni a fioritura primaverile-estiva, e si presenta verdissimo.

Poi vi è lo spazio posteriore, chiamato il Giardino della Vanella, dal nome che aveva tutta l’area compresa tra il Museo ed il giardino di Santa Teresa. Questo giardino è stato pensato in dialogo con la città e presenta moltissime testimonianze di macchia mediterranea, ed alcune panchine per la sosta. Le aiuole a prato ospitano un melo da fiore ed un esemplare di “cestrum nocturnum” che profuma soprattutto di notte. Piante di arancia amara, di rosa ‘Iceberg’ ed erbacee a fioritura stagionale sono sistemate lungo un muretto in mattoni. L’effetto è molto gradevole e piacevole. Una altissima palma affonda le sue radici in una fioriera di acciaio corten e lega il luogo al cielo azzurrissimo.

Per saperne di più: www.museoarcheologiconapoli.it

La cover di Tips on Naples di luglio 2019