Questa mattina, lunedì 27 dicembre 2021, in qualità di cittadina, poi come presidente dell’Associazione Premio GreenCare, ho svolto un sopralluogo in Villa Comunale.

Il giardino storico, parco pubblico, tra i più belli nella disponibilità dei Napoletani, e non solo, giace abbandonato.  Un’ampia parte, dall’ingresso da piazza Vittoria è recintata con un semplice nastro bianco/rosso legato alla meglio: un’area che sarebbe da proteggere per accertare responsabilità e danni in seguito all’incendio doloso della scorsa settimana, oppure per apportarvi le doverose cure.

Non ho incontrato nessun custode né era in essere una qualche attività manutentiva del verde, e neppure ho riscontrato un intervento per provare a salvare le strelitzie incendiate, dalle quali sale ancora un acre odore di bruciato.

Ho potuto, inoltre, verificare che purtroppo sono tanti i cumuli di vegetazione secca non ritirati, abbandonati sulle aiuole o nei viali mentre sacchetti trasparenti della spazzatura non sono stati prelevati e neppure sono stati svuotati i grandi bidoni dell’umido.

Molta vegetazione di qualità è compromessa dalla crescita indisturbata delle infestanti, per la presenza di bivacchi alle radici degli alberi e di sacchetti di cibo sui rami, per la mancanza di potature fatte a regola d’arte: ad esempio i rami di una palma stanno sommergendo una delicata camelia.

In questo scenario di degrado colossale di un giardino che sta progressivamente perdendo quei tratti di storicità riconoscibili, il Comune di Napoli si sta, speriamo, concentrando per trovare la strada per accogliere il Piano di salvataggio proposto dall’Associazione Premio GreenCare, unica realtà che ha offerto (oltre le facili critiche e polemiche alla portata di tutti) la concretezza risolutiva del fare per salvare.

C’è da essere fiduciosi? Noi speriamo di sì! Si tratta di una Giunta tecnica, con il fior fiore delle professioni e delle esperienze, che certamente riuscirà ad individuare uno strumento utile a salvare la Villa Comunale, con il dono di 850mila euro di fondi di Mecenati, a sostegno di un’azione di cura triennale del verde storico.

Il problema è: in che tempi? Perché la Villa Comunale è agli sgoccioli della capacità di resilienza!!

E con lo spirito collaborativo che ci contraddistingue abbiamo anche sottolineato la disponibilità di un Avvocato amministrativista di nostra fiducia, il migliore che vi sia in città, per aiutare ed incoraggiare a trovare una soluzione. Confidiamo di essere ricontattati al più presto.

La Villa Comunale oggi è il simbolo eclatante della cattiva gestione amministrativa ma potrebbe diventare il fiore all’occhiello di questa Amministrazione: il vero bene comune, disponibile per tutti perché nella piena efficienza, il luogo in cui ricreare le condizioni per la vita di comunità: la vita democratica di una città, resa possibile dagli spazi aperti, curati ed accessibili a tutti.

Ha scritto bene Antonio Menna sul Mattino di qualche giorno fa, a proposito della Villa Comunale: “quel polmone non pulsa più, e da lì manca il fiato a tutta la città”. Riflettete, riflettete, ed agite. Subito.