Aggiudicata la gara per la progettazione definitiva ed esecutiva e direzione lavori per l’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: un’infrastruttura strategica al servizio di un territorio con numeri importanti di cittadini e turisti. Un bacino di utenza di circa 95mila persone. E’ bene precisare che le attuali strutture ospedaliere saranno rifunzionalizzate nella prospettiva di una medicina territoriale: presidi con servizi che saranno tenuti in vita e  riqualificati.

Un investimento di 65 milioni di euro per un ospedale di nuova generazione, collocato in un’area urbana, Sant’Agnello, ma al servizio di un territorio vasto: avrà 250 posti letto, numerose sale operatorie e studi medici. Sia nei materiali della gara sia nella proposta formulata, sarà un Ospedale senza muri, cioè aperto, con una grande flessibilità a recepire le esigenze e le contingenze che si sono purtroppo sperimentate con l’emergenza sanitaria da coronavirus. Ma sarà anche una struttura con un livello di sicurezza elevatissimo con soluzioni adeguate a garantire tutto ciò.

Anche sul tema dell’energia si adotteranno soluzioni sostenibili.

Ma ciò che per noi di GreenCare è molto interessante è che offrirà servizi molto “intimi” al paziente, legati anche al supporto psicologico e terapeutico, quindi non solo sale operatorie e posti letto, ma spazi pensati e realizzati in una visione diversa – luce naturale, giardini attrezzati e giardini pensili, ampie vetrate sul mare – per fornire una qualità del servizio durante la permanenza del paziente nella struttura.

E’ previsto anche un giardino terapeutico sul terrazzo di copertura. E tutte le camere della degenza e delle terapie sono state pensate per rivolgersi verso la parte paesaggisticamente più bella e cioè verso il verde e verso il mare, mentre la logistica e l’accesso sono collocate in zone meno interessanti.

Sono oramai accertati gli effetti benefici della presenza del verde nelle aree di cura sia in termini di miglioramento della qualità dell’aria sia con effetti benefici sull’umore e la fatica mentale, così da concorrere ad una più veloce ripresa del paziente dopo terapie ed interventi.

Confidiamo che anche nella fase esecutiva questo carattere green sia esaltato per ottenere un presidio di “eco-sanità” anche con l’introduzione di pareti ecologiche con verde stabilizzato. In questa prospettiva ospedali come il Meyer di Firenze ed il Children’s Hospital di Pittsburgh dove la ecosostenibilità è già di casa da molti anni.