Presentazione di Verde sulla Città, un progetto da 250mila euro, interamente finanziato da privati mecenati, promosso in partnership dal Comitato  Salviamo il Parco Virgiliano e dal Premio Green Care ASP e legato al bando “I luoghi del cuore” FAI, che attende di essere approvato per l’avvio dei lavori senza onere alcuno a carico del Comune.

L’appuntamento è per mercoledì 26 febbraio 2020 – ore 11.00 – nella Sala Salvatore D’Amato dell’Unione Industriali di Napoli, in piazza dei Martiri 58.

Moderati da Anna Paola Merone, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, interverranno

Carlo Sersale, presidente del Comitato Salviamo il Parco Virgiliano

Fabrizio Cembalo Sambiase, agronomo

Andrea Pane, architetto

Gennaro Matacena, presidente Caronte Spa

Francesca Vasquez, presidente FAI Napoli

Benedetta de Falco, presidente dell’Associazione Premio GreenCare Aps

Luigi Felaco, assessore al Verde del Comune di Napoli

L’iniziativa parte da un gruppo di cittadini animati da spirito civico e dal desiderio di riportare il Parco Virgiliano alla sua bellezza. A fare squadra per un Parco riqualificato e fruibile dai cittadini e dai turisti sono stati l’Associazione Premio GreenCare Aps, il Comitato Salviamo il Parco Virgiliano, il FAI Campania e la Delegazione di Napoli e diversi imprenditori del territorio profondamente legati al Parco e alla città. Si tratta di un percorso che vuole affermare un metodo che ha l’obiettivo finale di riconsegnare alla città il suo magnifico giardino tutto affacciato sul mare.

Ad oggi la situazione del Parco è molto delicata in quanto, alla mancata manutenzione degli ultimi anni, si sono sommati la fisiologica senescenza delle essenze ed i problemi climatici, che hanno ulteriormente peggiorato i danni al patrimonio del Parco. Alberi abbattuti o moribondi, manto stradale divelto e devastato dalle radici dei pini, marciapiedi rialzati: in pratica un Parco non fruibile e sempre più pericoloso. Oltre ad essere un potenziale pericolo per la cittadinanza, il Parco rappresenta anche un ambiente non troppo salutare per i pini, devastati dall’utilizzo di un asfalto che genera l’asfissia radicale delle piante e da un sistema di piantumazione poco efficace.

Spesso chiuso e comunque solo parzialmente fruibile dal 2018, il Parco ha sempre rappresentato un bene comune e civico importante e l’impossibilità di frequentarlo per i cittadini è sicuramente un problema, come testimonia l’iniziativa popolare che li vede coinvolti.

Alla luce di queste devastazioni e di questa incuria, sotto gli occhi di tutti, il Comitato ha avviato sin dall’ottobre del 2018 un tavolo di lavoro per restituire alla città un patrimonio artistico, civico, culturale e soprattutto affettivo.

Un metodo di partecipazione innovativo ed efficace che può portare direttamente le soluzioni “chiavi in mano” alla città.

Grazie alla partecipazione di tutti è stato possibile ideare un progetto sostenibile sia in termini progettuali che economici.

Il supporto ricevuto, primi tra tutti, da Gianfranco D’Amato e dall’azienda Ferrarelle SpA, nonché da Lello Caldarelli e dalla società Caronte SpA, che hanno a cuore la città per propria vocazione, è stato preziosissimo ed ha permesso al gruppo di lavoro di sedersi a un tavolo per un obiettivo comune, quello di restituire alla città una importante porzione di verde pubblico ad ingresso gratuito. L’investimento stimato è di 250 mila euro.

Il progetto è stato sviluppato da un qualificato gruppo di professionisti, gli agronomi Antonio di Gennaro, Claudia Loffredo, Vincenzo Topa e l’architetto Andrea Pane è stato realizzato seguendo l’idea di restituire alla città un luogo di significativo valore botanico ma anche uno spazio multifunzionale in grado di ospitare manifestazioni cittadine aperte al pubblico.

Era il gennaio dello scorso anno quando il progetto, in forma di preliminare, è stato presentato al Comune. Ad oggi si è provveduto anche alla stesura degli elaborati in forma definitiva e si resta in attesa delle occorrenti approvazioni del Comune e della Sovrintendenza, propedeutiche al convenzionamento ed alla esecuzione degli interventi.

L’incontro pubblico di oggi ha l’obiettivo di svelare tutti gli attori di questa iniziativa popolare e raccontare il progetto alla cittadinanza.

A completamento delle prestazioni e dei finanziamenti offerti a titolo mecenatistico da cittadini ed Aziende private (250mila euro), grazie alle votazioni del “luogo del cuore” che lo ha attestato al 9° posto della classifica 2018, FAI Napoli e FAI Campania hanno supportato l’interesse cittadino con un contributo economico di 15mila euro.

Associazioni, professionisti, privati cittadini, aziende: è questa la squadra che ha costruito un modello di partecipazione propositiva alla vita della città ed al suo futuro sul tema dei beni collettivi green.

Un modello certamente replicabile in altri parchi e giardini pubblici della città. Un segnale importante per interpretare l’Anno Internazionale della Salute delle Piante 2020, proposto dall’Onu.

Anno Internazionale della Salute delle Piante 2020, proclamato dall'ONU

Anno Internazionale della Salute delle Piante 2020, proclamato dall’ONU