Questo chiostro prende il nome da un antico platano che, secondo la leggenda, fu piantato da San Benedetto.
Il Santo piantò il platano alla costruzione del convento e la leggenda vuole che le foglie dell’albero fossero perciò miracolose.
L’albero che vediamo oggi è stato ripiantato nel 1959 ed è un pollone dell’albero originale.
Si chiama pollone un albero che nasce dalle radici di un altro albero.
Il grande platano orientale, che è stato dichiarato albero monumentale nel 2013, rende unico questo spazio.
Sembra un enorme bonsai in un vaso di 400 metri quadrati.
Sapete perché alla base del platano un cartello ci invita a non raccogliere le foglie che coprono il prato?
Perché il tappeto di foglie è lasciato a protezione delle sue radici e della vita che c’è nel terreno.
Le pareti dell’atrio sono decorate con affreschi che raccontano la vita di San Benedetto.
Atrio del PlatanoRedazione2025-06-08T15:29:14+02:00