Un incendio doloso si è consumato la notte del 4 febbraio 2021 in Villa Comunale a Napoli.

Ampiamente distrutta una sterlizia gigante (sterlizia Nicolai o augusta), accanto alla statua dedicata ad Enrico Pessina. Siamo a pochi metri dalla Cassa Armonica e dal cantiere dell’ex Circolo della Stampa.

Il pronto intervento del Corpo dei Vigili del Fuoco ha scongiurato il dilagarsi dell’incendio ai danni del nostro Museo verde cittadino.

Questa mattina ci siamo recati sul posto ed abbiamo condotto un sopralluogo. Abbiamo trovato al lavoro, muniti purtroppo di grosse seghe, alcuni dipendenti comunali impegnati ad eliminare le parti bruciate della pianta monumentale. Il danno è importantissimo.

Incendio decisamente doloso, considerato che tra le radici ed il fusto erano posizionati tanti rifiuti infiammabili: quali diverse plastiche, un bidone di pittura, pezzi di attrezzature di un’area giochi, diversi indumenti.

L’Assessore al Verde del Comune di Napoli ci ha informati che il Servizio Giardini ha sporto regolare denuncia contro ignoti ma sul posto non abbiamo rinvenuto la presenza di Carabinieri o Polizia Municipale per svolgere rilievi e dare l’avvio alle opportune indagini. E l’intera area non era interdetta per far svolgere questi opportuni e necessari sopralluoghi.

Abbiamo ancora una volta manifestato all’Assessore al Verde tutto il nostro disappunto per il grave incidente che era ampiamente annunciato perché in Villa Comunale non viene esercitato alcun controllo notturno e vi dimorano indisturbate numerose persone senza fissa dimora (che però dimorano in Villa Comunale, sigh!!) che “archiviano” le loro masserizie tra i cespugli di piante dal valore monumentale, assieme a cibo, e depositando in altri cespugli  le loro deiezioni.

Ora bisognerebbe mettere in atto una serie di misure per aiutare la pianta a ripartire:

  • la rimozione delle parti bruciate
  • scasso ed arieggiamento del terreno
  • apporto di pacciamatura o materiale organico
  • abbondanti irrigazioni
  • concimazione.

Inoltre, sarebbe indispensabile recintare la pianta, proteggendo l’area per una circonferenza pari alla proiezione della chioma.

Si tratta di almeno il quarto incendio negli ultimi sei anni e non si contano le segnalazioni di tantissime associazioni e cittadini che hanno a cuore il destino di questo polmone verde dal valore botanico straordinario.

Confidiamo in una maggiore presenza di Forze dell’ordine, attività di rimozione di masserizie e di sfalci di potature, ecc.

Napoli ha già una esigua disponibilità di verde per abitante e non possiamo permetterci di perdere anche questo luogo green dal valore eccezionale.

Ci domandiamo perché la Villa Comunale sia stata recintata con la cancellata se poi ciò non ha saputo rappresentare una maggiore protezione del bene, ma anzi, paradossalmente funge a protezione di chi, al suo interno, può appiccare indisturbato addirittura un incendio.