Alla Segreteria dell’Associazione Premio GreenCare Aps è giunta questa lettera (23 settembre 2023) di una cittadina di Chiaia che volentieri pubblichiamo affinchè il tema abbia visibilità e faccia scaturire un dibattito sulla gestione degli spazi verdi, del loro necessario potenziamento con la creazione di aree cani, dell’urgenza a praticare un senso civico più attento al rispetto delle regole negli spazi comuni, soprattutto da parte della borghesia che dovrebbe essere la parte migliore della città. 

“Con grande dispiacere ho appreso da un gentilissimo custode del Palazzo Reale di Napoli che a breve i cani non saranno più ammessi al giardino.

Prevedevo che sarebbe accaduto perchè gli assidui frequentatori con animale d’affezione al seguito, disattendendo le indicazioni della Direzione, che tollerava gli ingressi purchè con guinzaglio e museruola, (per la verità per la museruola c’è stata sempre grande comprensione e pur portandola al seguito non ci è stato mai chiesto di farla indossare) hanno generato non pochi incidenti con gli altri fruitori dello spazio verde.  In nome del benessere animale, cani senza guinzaglio che in corsa travolgono bambini, scavano voragini nei prati, deiezioni non  raccolte, risse tra gli stessi animali, etc.

Come è frustrante oggi per me privare i miei due adorati meticci (e me) delle passeggiate in una cornice (in centro città !) così straordinaria, pulita, silenziosa. Se penso all’ultimo anno che ho condiviso con Marechiaro ed Eureka all’interno dei reali cortili, il senso di intimità, la comunicazione silenziosa, il loro annusare e scondinzolare nella serenità più totale, mi assale una malinconia troppo grande per trovare le parole per esprimerla. Tutto finito. Rinunciare a tanta piacevolezza, ad un’ultima oasi curata e accessibile di verde in città, è una pena inesprimibile.

Ma la città di Napoli purtroppo offre spesso questo scenario : persone ‘perbene’ che, insofferenti alle regole di buon senso, danneggiano persone perbene che ligie alle regole comunque riescono a godere ugualmente degli spazi pubblici. Cittadini che pensano di essere liberi, di decidere cosa sia giusto e sbagliato, cosa rispettare e cosa disattendere, fingendo di ‘vedere’ le esigenze del proprio cane, frattanto che i cani degli altri restano invisibili al loro sguardo.

Però, oggi l’altro sono io e finchè avrò voce lo dirò a questi « signori » che la città è morta proprio per questi atteggiamenti di superiorità rispetto alle linee tracciate dall’Amministrazione. Nessuno è disposto a fare un minimo passo indietro rispetto al dilagare del proprio porco comodo per consentire a tutti di stare bene. Provo un gran pena per questi egoisti incivili, troppo spesso facenti parti della borghesia cittadina, che si ostinano a vivere come ‘vezzo’ la loro grande incuria e maleducazione.

La città è sovraffollata, gli spazi verdi inesistenti e quei pochi minimi. Triste, ma è così. Fruirne vuol dire viverli tutti nel rispetto del luogo, degli altri e delle indicazioni date.

Un sentito ringraziamento invece va al Direttore di Palazzo Reale Mario Epifani che ha davvero tollerato l’intollerabile per non penalizzare tanti padroni di cani responsabili e corretti. Capisco che la misura sia colma… Mi resta la felicità di aver vissuto un lungo periodo della mia storia d’amore con i miei adorati in un’area verde regale”.

Raffaella de Falco