(Photo credit – Copyright © Carlo Falanga)

È una delle specie più comuni in città e non solo. Lo si osserva zampettare sull’erba dei giardini, ma anche delle aiuole, alla ricerca continua di lombrichi e altri invertebrati che vivono nel suolo. È quindi molo facile da vedere e da riconoscere. Il maschio ha un piumaggio nero e un becco giallo brillante. La femmina è invece di colore marrone con il becco di un giallo più smorto. Lo si osserva tutto l’anno. È quindi una specie residente. Il nido è una coppa di rami intrecciati con penne e muschio sul fondo dove vengono deposte le uova di colore azzurrino che poi verranno covate in prevalenza dalla femmina. I giovani quando lasciano il nido sono molto simili come colori alla femmina ma hanno il becco, però, di colore marrone. Durante l’autunno muteranno il piumaggio e potremo distinguere i maschi dalle femmine. Il maschio è molto canoro. In primavera canta già da prima dell’alba e continua a cantare anche dopo il tramonto. I merli quando avvertono un pericolo volano via emettendo un forte “chiò-chiò”.

(Gli uccelli che potete osservare all’Archivio di Stato, di Maurizio Fraissinet – Presidente dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – ASOIM. Disegni uccelli in lavorazione da Caterina Coppola.)