Pubblichiamo la riflessione di Premio GreenCare, apparsa oggi (9 luglio 2020) sul Mattino, in merito alla gestione del verde urbano storico della città di Napoli, prendendo spunto dalla recente iniziativa di pulizia e cura dei Giardini della Principessa Jolanda a Capodimonte, promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, con le squadre di Euphorbia Srl ed i volontari delle Associazioni Amici di Capodimonte onlus e Premio GreenCare e realizzata in data 8 luglio 2020.

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L’intervento di pulizia e cura dei Giardini della Principessa Jolanda, promosso e realizzato dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, che ancora una volta varca i confini del perimetro delle proprie mura per andare ad affermare un modello di cura partecipata delle aree verdi urbane, ci deve far riflettere.
Sappiamo bene quanto i giardini pubblici, e qualunque spazio urbano attrezzato con verde e panchine, costituisca per i cittadini un luogo di opportunità. Tant’è vero che il livello delle proteste per parchi e giardini chiusi, in occasione delle allerte meteo, è sempre stato forte, come è stata ampiamente condivisa la richiesta di fruizione di luoghi verdi dopo il lockdown. Chi ci amministra non può che essere consapevole di quanto i Cittadini napoletani invochino la cura del verde, accanto alla cura degli spazi comuni. Ciò è, inoltre, testimoniato dalla nascita di numerose associazioni di cittadini che si uniscono per difendere il territorio dal degrado, agendo in prima persona per sollevare spazzatura e foglie secche dai giardini pubblici. Oggi ancora una volta, come è accaduto in Villa Comunale, al Parco Virgiliano ed a piazzale Tecchio, la buona volontà dei cittadini si unisce a quella di un’istituzione forte come il Museo e Real Bosco di Capodimonte, luogo di cultura universalmente riconosciuto, per dare più vigore al pacifico impegno civile per promuovere una città ospitale nei suoi spazi d’eccellenza della socialità, cioè le aree verdi pubbliche. Aree verdi, che spesso hanno anche un valore storico e culturale importante, come i Giardini della Principessa Jolanda, progettati dall’architetto Antonio Niccolini nel 1832.
E’ necessario oggi che alcuni Assessorati comunali facciano uno sforzo congiunto e di collaborazione virtuosa per risolvere alcuni nodi con l’ottimizzazione d’interventi programmati che dovranno essere svolti in continuità. Assessorati che sono chiamati ad agire su tre nodi cruciali che riguardano i beni comuni green: la pulizia (rifiuti ed interventi ASIA) con l’assessore Raffaele Del Giudice, la cura del verde con l’assessore Luigi Felaco, il controllo del territorio per evitare la dimora ed il bivacco di barboni con gli assessori Alessandra Clemente (Polizia Municipale) e Monica Buonanno (politiche sociali). Un’attenzione attiva che non vanifichi gli sforzi realizzati oggi per il recupero dei Giardini della Principessa Jolanda, attuati in collaborazione con le Associazioni Amici di Capodimonte onlus, e Premio GreenCare Aps e con Euphorbia Srl.
Solo operando in sinergia tra gli Assessorati si otterrà un’efficace azione che consentirà di riconsegnare alla quotidiana fruizione questo piccolo polmone verde ed una preziosa area di socialità, oltre che un piacevole percorso alternativo di accesso pedonale, attraverso il verde, al Museo di Capodimonte da parte degli abitanti del popoloso quartiere della Sanità e dei turisti. Per completare l’opera sarebbe auspicabile che le forze vive della città possano attivare nel giardino iniziative ed occasioni d’incontro, affinché i luoghi riprendano a vivere.
La virtuosa partecipazione delle persone alla vita della città andrebbe sottolineata con la qualità e la continuità del lavoro di chi è preposto all’amministrazione affinché l’impegno dei cittadini non sia mortificato.
Benedetta de Falco
Volontaria e Presidente dell’Associazione Premio GreenCare Aps

L’intervento di Premio GreenCare sul Mattino