Era ottobre (2021) quando incontravo l’architetto Grazia Torre, affascinata dalla sua attività con il Premio Convivialità Urbana, per proporle di affrontare, attraverso la sua iniziativa messa in campo già da otto anni con la sua associazione Napoli Creativa, il tema della grande incompiuta di cemento armato che giace senza destinazione d’uso tra i palazzi del Rione Alto ed il Vomer0: il Ponte di San Giacomo dei Capri.

Da subito entusiasta anche lei di lanciare una sfida su questo “non luogo” per l’ottava edizione del Concorso Internazionale di idee, dedicato agli studi di architettura, ci siamo subito messe a lavorare per gettare le basi del Concorso con la creazione di un comitato tecnico, di un comitato scientifico e di una giuria, unendo le “forze”, cioè le competenze trasversali al tema ed anche alle attività delle nostre associazioni. In queste ore stiamo completando la raccolta dei testi del comitato scientifico: riflessioni utili per gli architetti che vorranno cogliere la sfida di pensare ad “un ponte verso il futuro”.

Il Concorso in sintesi chiede di progettare un nuovo spazio urbano a verde, rinaturalizzando il moncone di cemento armato dell’Arenella. Duemila metri quadrati disponibili che si sviluppano su una lunghezza di 140 metri ed una larghezza di 14 metri, più lo spazio sottostante dove affondano i grandi piloni.

In verità era stata la cittadina Marianna Mastropietro ad esporre all’Associazione Premio GreenCare il desiderio di vedere un giardino laddove, sin da bambina, aveva dovuto subire il nascere ed il crescere di questo “mostro” di cemento armato, all’altezza delle sue finestre e di quelle di un’intera generazione di cittadini dell’Arenella. Infatti, è dal 1982 che questa bretella monca giace incompiuta a degradare il luoghi ed il panorama, sottraendo opportunità ad un’intera comunità, povera di luoghi verdi, di aree attrezzate per bambini, per lo sport ed il tempo libero. Una popolazione quella della Quinta Municipalità – Vomero, Arenella – con 112mila abitanti e la disponibilità di verde pro capite appena sufficiente: 9,70 mq di verde procapite contro i 33,8 della media nazionale (9,00 mq limite minimo fissato in Italia).

Presto in una Conferenza Stampa sarà diffuso il Bando con tutte le informazioni utili a partecipare a questa sfida.