Sono iniziate le riprese di “Schilizzi e la Grande Meraviglia”, documentario incentrato sulla figura di Matteo Schilizzi, banchiere ed imprenditore di origine livornese, vissuto a Napoli tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. A lui si deve la costruzione del Mausoleo di Posillipo, un monumento in stile neo-egizio, oggi purtroppo chiuso al pubblico.

Il documentario, prodotto e diretto da Francesco Carignani, metterà in evidenza anche il corredo botanico del Mausoleo di Posillipo, grazie alla collaborazione di Fabrizio Cembalo Sambiase, agronomo, membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Premio GreenCare.

Il documentario, infatti,  ha anche lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al recupero del bene architettonico e del suo parco.

“Schilizzi e la Grande Meraviglia” racconterà non solo il personaggio, ma un’epoca d’oro per la città di Napoli, a cavallo tra la crisi che ha portato al cosiddetto Risanamento, di cui Schilizzi è stato uno dei protagonisti, e la cosiddetta Belle époque napoletana, che ha visto il suo epicentro nella Galleria Umberto I. Personaggio eclettico e vulcanico, Schilizzi fu uno degli uomini più ricchi di Napoli in quel tempo. Fondò il Corriere di Napoli, insieme a Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, e coinvolse l’architetto Alfonso Guerra nella costruzione del Mausoleo. L’opera incompiuta fu acquistata poi dal Comune di Napoli che la trasformò in monumento funebre per i caduti della Prima Guerra Mondiale dopo una raccolta fondi e il sostegno di personaggi come Benedetto Croce e Armando Diaz. Il Mausoleo ricorda oggi anche i caduti della Seconda Guerra Mondiale e gli eroi della Quattro Giornate di Napoli. Dal 1947, e fino al trasferimento nella Basilica di Santa Chiara di Napoli,  il vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Medaglia d’Oro al Valor Militare, Salvo D’Acquisto è stato sepolto proprio al Mausoleo Schilizzi.

Prodotto da Fucina Umanistica Digitale, con il supporto scientifico dell’Associazione Italiana Architetti ed Ingegneri (ANIAI), la pellicola è patrocinata dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal Comune di Napoli, dalla Società Napoletana di Storia Patria e supportato dalla Regione Campania e dall’Associazione Premio GreenCare. Vedrà la partecipazione di esperti ed accademici come Alessandro Castagnaro ed Antonella di Luggo con Francesco Barbagallo, Fabio Mangone, Isabella Valente, Pasquale Rossi ed altri.