Il Boschetto di camelie della Villa Floridiana è a rischio. Un recente sopralluogo, a cura dell’Associazione Premio GreenCare Aps, svolto in data 23 febbraio 2021, lo ha trovato infestato dai rovi.

Un patrimonio botanico di inestimabile valore, messo a dimora, intorno al 1830, dal botanico e giardiniere tedesco, architetto del paesaggio, Friederich Dehnhardt, che giace in completo stato di abbandono, aggredito dai rami spinosi di rovo rubus e dall’edera che, indisturbati, arrampicandosi sulle povere piante, hanno raggiunto i rami più alti, andandole a strozzare in più punti. Mentre, alla base, le siepi di lauro, non potate, sono cresciute a dismisura, ed ancora semi di leccio e viburno, portati dagli uccelli, cadendo nelle vicinanze del Boschetto di camelie, hanno preso vita e vigore nell’incuria, rappresentando anche queste una minaccia perché riducono il nutrimento delle camelie, condividendo con queste il terreno in cui affondano le radici. Una competizione botanica insostenibile e che porterà alla morte delle camelie.

“Nella primavera del 2019 l’Associazione Premio GreenCare – dichiara la presidente Benedetta de Falco – aveva condotto alcune scolaresche a visitare il prezioso Boschetto di camelie e, seppur bisognoso di cure, non si trovava nella condizione di degrado in cui versa oggi. In due anni il prezioso impianto botanico, che ha ben 190 anni, di inestimabile valore anche per la biodiversità che rappresenta, rischia di essere distrutto dall’incuria. Sarebbe una perdita gravissima”.

L’Associazione si è offerta di realizzare a proprie spese e con l’ausilio di professionisti una giornata di manutenzione per liberare dagli infestanti il Boschetto che si trova nella parte settentrionale del parco.

“Lo abbiamo proposto alla Direttrice del Polo Museale della Campania Marta Ragozzino che ha l’interim per la Villa Floridiana, segnalandole la somma urgenza dell’intervento, ed attendiamo una risposta – spiega la de Falco – Inoltre, le abbiamo segnalato che la recinzione delle aree interdette è aperta in più punti e sprovvista di segnaletica adeguata ad indicare il pericolo per le persone. Infatti, all’interno delle aree interdette abbiamo incontrato molte persone che praticano sport ed altre che giocano con i bambini. Io stessa, trovando un passaggio, ho creduto di entrare in un’area non interdetta”.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.