Singolare scoperta ritrovarmi tra le mani, come dono di Natale, il libro che raccoglie i 50 articoli di Pia Pera apparsi sulla Domenica del Sole 24Ore (dal 2008 al 2016). Il testo reca lo stesso titolo della rubrica Verdeggiando ed è stato pubblicato postumo come omaggio alla grande passione per il mondo vegetale, esercitato da una piccola donna che neppure la SLA fermava dall’occuparsi del suo giardino e di giardini.

Fermamente convita che coltivare un’area verde, curare una pianta, fosse poi in fondo un coltivare e curare se stessi, Pia Pera con i suoi scritti divulgativi per uno dei quotidiani più letti in Italia, ha sdoganato il ruolo del verde come arredo e coreografia, dandogli la dignità di elemento strategico per la nostra vita sulla terra, portando le erbacce alla nobiltà del prato all’inglese. Contributi e riflessioni che hanno sempre cercato un punto di equilibrio nel rapporto tra l’Uomo e la Natura: tra il necessario “addomesticamento” ad opera dell’agricoltura e del giardinaggio e la libertà con cui la vegetazione va lasciata a briglie sciolte per crescere ed espandersi come crede e noi di goderne senza per forza contaminarla con il nostro intervento. Sovvertendo con grazia, intelligenza, e tanta ironia, molti punti di vista più “intellettuali” ed ingessati, anche in tema di restauro di giardini storici e sul paesaggio.

Tantissimi sono i libri sui temi del verde ai quali si ispirava nella stesura delle sue narrazioni per il Domenicale del Sole. Autori di tutto il mondo che leggeva e raccontava. Esperienze provenienti da paesi diversi alle quali donava la visibilità di un grande pubblico con la scioltezza accattivante della sua penna. E tante le parole che provava ad estrarre dall’oblio per farle conoscere per le emozioni che suscitano come petricore, che altro non è se non l’odore che si sente quando piove sul terreno secco. Una parola legata ad uno dei 5 sensi: il momento in cui la pioggia spezza una lunga siccità e lo possiamo sentire con l’olfatto.

Verdeggiando. Male erbe e altre delizie, A cura di Lara Ricci, con scritti di Edoardo Albinati, Nicola Gardini e Margherita Loy, Il Sole 24 Ore editore, Milano, pagg. 240, € 14,90

Chi è Pia Pera 

Pia Pera

Pia Pera (Lucca 1956 – 2016) è stata una scrittrice italiana.
Giornalista presso «l’Espresso», «Panorama», «Elle», «Gardenia», «The TLS», «Il Sole24Ore», professoressa di Letteratura Russa all’Università di Trento, traduttrice di classici russi, ha anche tenuto vari corsi di scrittura creativa.
Ha scritto libri di narrativa, di non fiction e di riflessione sul giardinaggio, la sua grande passione.
Ha tradotto e curato classici russi come La vita dell’Arciprete Avvakum (Adelphi, 1986), Evgenij Onegin di Puskin (Marsilio, 1995), Un eroe del nostro tempo di Lermontov (Frassinelli, 1996).
Fra i sui libri possiamo ricordare La bellezza dell’asino (Marsilio, 1992), Diario di Lo (Marsilio, 1995), L’arcipelago di Longo maï (Baldini & Castoldi, 2000) , I Vecchi Credenti e l’Anticristo (Marietti, 1992), L’orto di un perdigiorno. Confessioni di un apprendista ortolano (Ponte alle Grazie, 2003, premio Grinzane Cavour), Contro il giardino. Il giardino che vorrei (Ponte alle Grazie, 2007), Al giardino ancora non l’ho detto (Ponte alle Grazie, 2015, premio Rapallo della Giuria), La virtù dell’orto (Ponte alle Grazie 2016). I suoi libri sono stati tradotti in varie lingue.
Malata da tempo di sclerosi laterale multipla (SLA), è morta il 22 luglio 2016.