Casertavecchia in Fiore

Alla scoperta degli allestimenti floreali dell’edizione 2023

Siamo felici di essere stati per il terzo anno consecutivo fra i componenti della giuria insieme alle associazioni Garden Club di Caserta, GIA.DA (Giardini e Dimore dell’Armonia) e ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane) per la settima edizione di “Casertavecchia in Fiore” manifestazione organizzata dall’Associazione Soroptimist International Club Caserta con il Patrocinio del Comune di Caserta.

Arrivare nel borgo di Casertavecchia, monumento nazionale italiano per le sue rilevanti caratteristiche storiche, percorrendo la strada panoramica che da Caserta porta verso quella che un tempo era chiamata Casa Hirta è stato bellissimo perchè man mano che si saliva verso i colli Tifatini era possibile ammirare la Reggia di Caserta in tutta la sua maestosità con il Parco, il giardino inglese, il Bosco di San Silvestro, oggi Oasi Ambientale del WWF, mentre sullo sfondo rubavano la scena il Vesuvio e il golfo di Napoli con le sue isole. Dall’alto il nostro sguardo è stato catturato dalla pianura campana, un paesaggio unico a tratti ferito dalle numerose cave che hanno letteralmente mangiato le colline in più punti.

Nel primo pomeriggio di venerdì scorso, come concordato con la Pro Loco Casertantica,  l’associazione Premio GreenCare sezione di Caserta si è incontrata in piazza Vescovado davanti al magnifico Duomo, capolavoro romanico con influenze arabo-siciliane,  dedicato a San Michele Arcangelo, con le associazioni componenti la giuria della manifestazione “Casertavecchia in Fiore” per iniziare il sopralluogo attraverso le stradine in pietra del borgo alla scoperta degli allestimenti floreali dell’edizione 2023. Gli allestimenti floreali di quest’anno ci hanno riservato magnifiche sorprese perchè  rinnovati con nuove specie sia nostrane che esotiche. Le composizioni erano arricchite da oggetti di antiquariato come un antico torchio per l’uva o attrezzi agricoli che un tempo venivano utilizzati per lavorare i campi, mentre gli utensili vintage di uso quotidiano in cucina come teiere, tazzine, piatti, mestoli, pentole, ceste, anfore accoglievano al loro interno piantine succulente, begonie, margherite, petunie, tradescansie, gerani e erano posizionati sui tavoli o semplicemente appesi alle pareti dei cortili o alle finestre rinascendo a nuova vita. Le azalee, le ortensie, le ligularie, gli agrumi, gli ulivi e le viti adornavano aiuole o si arrampicavano lungo le pergole per arricchire i cortili interni e creare angoli d’ombra.

C’erano anche altre piante ad abbellire il borgo, quelle spontanee e selvatiche che non avevano nulla da invidiare alle altre anche se non partecipavano all’evento. Per scorgerle bisogna guardare con occhio attento sui vecchi muri di pietra, fra le spaccature delle pietre, negli anfratti, così da vedere i ciuffi rigogliosi dei capperi e della Cymbalaria muralis chiamata anche Linaria muralis o Erba tondella e Ciombolino. Il fiore del cappero era splendido ma la Linaria era adorabile con le sue piccole foglie carnose e leggermente concave e i fiori piccolissimi bianchi e viola con una punta di giallo al centro. Alcuni vecchi muri del borgo erano pieni di Linaria che formava cascate di verde chiaro brillante sui muri che il vento faceva ondeggiare.

Alzando gli occhi al cielo si notava che la torre campanaria del duomo sovrastava imponente i tetti delle antiche case. Molti ciuffi di infestanti spuntavano ben visibili dalle splendide bifore che andrebbero rimosse per non comprometterne la bellezza.

Non è stato facile alla fine del nostro sopralluogo con le associazioni scegliere tra i 21 partecipanti i tre vincitori, ma l’armonia dei colori delle specie botaniche scelte, l’effetto cromatico ottenuto, le varietà delle specie prescelte e la fattura dei vasi  sono stati una guida importante. Nel ritornare al parcheggio la vecchia Torre e le rovine del Castello ci hanno ricordato la monumentalità del luogo ed i nostri occhi ormai allenati a guardare la bellezza sono stati catturati dalle ginestre, cresciute spontanee sul declivio, dal profumo mediterraneo.

da sinistra in piedi Nicola Tartaglione, presidente della Giuria; sedute al centro Mariella Pagliuca, consigliera Garden Club di Caserta e davanti Nicola Silvana Gramegna, presidente Garden Club di Caserta, poi in piedi Massimo Cesare presidente Greencare Cilento, Caterina Fierro della Proloco Caserta Antica, e seduta Addolorata Ines Peduto, presidente GreenCare Caserta